Dialogo tra una motina ed un non so (parafrasando Gaber) - seconda parte

Psicoterapia

Alla fine della prima puntata avevamo lasciato il nostro conducente che, chiusa la propria moto nel parcheggio, si è recato al lavoro per guadagnarsi il "pane", ovvero quanto serve anche a curare la propria moto come merita, è il momento del rientro a casa dopo una dura giornata di lavoro!

SECONDA PUNTATA - "Tornando a casa"

Finalmente, anche questa giornata è terminata, adesso mi cambio, prendo la moto e torno a casa, e mi devo quasi sbrigare che devo andare a prendere Federico a scuola. 

Arrivo al parcheggio e .... sorpresa .... il solito ignorante mi ha spostato gli specchietti, mi avvicino e ancora la vocina, ma questa volta piagnucolosa:

"Non ci posso credere, finalmente sei arrivato, quel bastardo dello scooter è arrivato e si è voluto infilare per forza, prima a destra e poi a sinistra e per riuscirci mi ha quasi spaccato gli specchietti, poi non contento del danno e siccome stava scomodo se ne è pure andato via …"

"Calmati ... calmati ... ti avevo avvisata, pensa se anche noi ci fossimo comportati male, si sarebbe generata una faida, per fortuna non è successo niente di grave, adesso metto a posto gli specchietti e torniamo a casa, dai.."

Mah, giornata strana, continuo a parlare con la mia moto, forse è ora che mi prenda qualche giorno di vacanza ...

"Siiiiiiiiì, dai, prenditi qualche giorno e partiamo, io e te da soli …"

"Allora ancora non hai capito, non posso, non esisti solo tu, io ho anche una famiglia, e poi andare fuori costa, mica posso farlo quando mi pare …"

"Vabbe' ... ho capito ... non mi vuoi bene, vuoi farmi impoltronire andando a 50 km/h in città e basta …."

"Dai, non fare la lagna, prima o poi andiamo a farci un giretto, ma adesso fammi fare attenzione, ci sono quelli con il cinquantino che si ostinano a stare nella corsia centrale quando dovrebbero stare sulla laterale, c'è tanto di cartello che indica il divieto di circolazione ai cinquantini e loro sempre in mezzo …"

"Dai, apri il gas, passali e levateli di torno …"

"Mi sa che adesso hai ragione, fammi arrivare al semaforo e li semino".

Ecco, mi sono lasciato convincere, arrivato al semaforo aspetto il verde dietro ad uno stormo di cinquantini, sono tranquillo, il cambio in folle, scatta il verde, infilo la marcia e apro come si deve il gas, prima ... seconda ... terza ... già non vedo nessuno dietro, ma sono troppo oltre il limite, rallento, tanto c'è un altro semaforo e dietro non ho più nessuno.

"Hai visto ... nessun pericolo ... ed ora puoi andare tranquillo a velocità codice senza più nessuno di intralcio …"

"Sì, è vero, però mica siamo in pista, bisogna portare rispetto per gli altri utenti ..."

"Certo, però gli altri che rispetto hanno per le regole ??" 

"Va bene, non facciamo polemiche, tra poco si arriva a casa, ti lascio riposare e domani è un altro giorno, si vedrà….sai che ti voglio bene e non solo conta la mia pelle, ma anche tu che mi sei costata un occhio della testa…"

Chiudo la porta del garage, non prima di aver dato un bacino al serbatoio della mia piccola: se non fosse che è già rossa, forse la vedrei "arrossire"… ne sono certo.. che stanchezza, andrei  a dormire subito… a volte non è il "lettino" che mi stanca…ma sentire tutti quei disagi…che stress….

FINE DELLA SECONDA PUNTATA

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Coordinamento Italiano Motociclisti
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