Vogliamo iniziare a parlare di coscienza e tariffe differenziate?

MotoHiViz

Al di là del fatto che siamo molto lontani dalla media europea, secondo il rapporto ACI-ISTAT 2014 la mortalità sulle strade italiane è in calo grazie ad una maggiore consapevolezza dei conducenti, cosa che ci farebbe pensare ad una DIMINUZIONE dei premi assicurativi, sillogismo normalmente NEGATO...

Viaggiare in sicurezza significa proteggere la propria persona e gli altri. Ma quali sono gli strumenti che  consentono questo? Un motociclista non deve mai dimenticare di indossare casco e chest protector ma anche l'assicurazione gioca un ruolo fondamentale. 

 

Gli italiani hanno acquisito maggiore consapevolezza riguardo alla sicurezza stradale e la mortalità sulle strade è diminuita: lo dimostrano i dati contenuti nel rapporto ACI-ISTAT 2014. 

Il merito di ciò però non va solamente attribuito alle buone abitudini (come l’utilizzo del casco e del chest protector), ma anche ai fattori negativi che hanno inciso sulla possibilità delle persone di utilizzare un mezzo. Tra questi c’è la recente crisi economica, la prima responsabile dei rincari relativi alle assicurazioni.

Tra i sinistri che coinvolgono le moto però i giovani rimangono i soggetti più a rischio, in particolare la fascia di età compresa tra i 20 e i 24 anni (ben 219 vittime). Il rischio di sinistri per i motociclisti è molto elevato, così come lo è il verificarsi di danni alla persona e al veicolo. 

Il rincaro delle assicurazioni ha inciso notevolmente sull’utilizzo di questo mezzo di trasporto, ma gli appassionati che non vogliano rinunciarvi devono conoscere le soluzioni per risparmiare sull’Rc moto.

Innanzitutto bisogna distinguere due categorie si motociclisti: quelli che utilizzano la moto quotidianamente e quelli che ne fanno uso solo in alcuni periodi dell’anno, come in estate. 

Chi utilizza la moto ogni giorno può risparmiare sull’assicurazione richiedendo la guida esclusiva del mezzo.

Allo stesso modo la seconda categoria di motociclisti può risparmiare sull’assicurazione richiedendo sia la guida esclusiva che optando per un’assicurazione temporanea o sospendibile, in modo da versare il premio solo per il periodo di utilizzo del mezzo.

Ma se vogliamo raggiungere medie “europee” e non gongolarci per un risultato di poco conto come questo anche se positivo (se non si confrontano i dati italiani con quelli europei questi dati contano poco), forse sarebbe ora di CAMBIARE mentalità ed applicare un LOGICO principio di meritocrazia: se sono “coscienzioso” ed investo su abbigliamento di SICUREZZA come un abbigliamento tecnico ad hoc, se mi rendo VISIBILE sulla strada con sistemi Hi-Viz, insomma se PERSONALMENTE spendo SOLDI per ridurre i rischi di incidenti, dovrei AVERE un riconoscimento, giusto?

Magari un’IVA agevolata sull’acquisto di abbigliamento tecnico, oppure uno sconto sull’assicurazione, magari la stessa compagnia potrebbe OFFRIRE pacchetti di abbigliamento tecnico ad hoc che se, acquistati dall’utente diano luogo alla scontistica sull’assicurazione.

Insomma: vuoi girare in infradito e canottiera? Liberissimo! Ci mancherebbe, non deve esistere un OBBLIGO alla coscienza, ma ti assumerai TUTTI i costi che deriveranno da questa scelta in caso di incidente! SPENDI del denaro per ridurre i costi derivanti da un eventuale incidente? Bene, ti RICONOSCO questo TUO impegno economico in qualche modo!

Sistemi analoghi sono stati applicati nel merito di pratiche sportive a particolare rischio dove per chi si dota di sistemi adeguati di protezione è possibile avere assicurazioni ad hoc, per chi non lo fa non esiste copertura.

E questo andrebbe fatto IN PARTICOLAR modo per i giovani: tanto più un GIOVANE adotta questi sistemi, tanto più andrà “premiato” perché significa che ha una coscienza e visto che ha molti anni di fronte, dovrà investire in abbigliamento, caschi, etc… per anni, se faremo di tutto per MANTENERE viva questa passione, ma soprattutto VIVO lui!!!

Si chiamano INCENTIVI ed hanno uno scopo! Oppure continuate a prenderci a sberle, ma non stupitevi se poi demoliamo i nostri mezzi usati, non li cambiamo, o se i motociclisti hanno i capelli bianchi!

Ci auspichiamo quindi che le aziende del settore facciano sentire la loro voce, per ottenere questi incentivi, per difendere il "Motociclistmo". Si aumenterebbe così il numero di persone che vanno in una concessionaria per chiedere informazioni sulle moto esposte, preferendolo all'utilizzare ragazze seminude messe in pose ammiccanti sulle moto nelle fiere di settore, svilendo e mercificando l'immagine femminile, che potranno attirare negli stand tanti maschi in tempesta ormonale a sbavare, ma che sono totalmente ininfluenti sul numero di moto vendute.

Coordinamento Italiano Motociclisti

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