Beh… se siete caduti per terra per colpa del burqa, questo non vale!

BurqaMoto

In alcuni Paesi esiste un problema di sicurezza in moto legato all'abbigliamento, e qui da noi? 

Il Pakistan è uno dei paesi che sta vivendo il "boom" della mobilità urbana con la diffusione sempre più massiccia di moto e scooter di piccola cilindrata per muoversi nelle sempre più caotiche città orientali; Karachi, città più popolosa dello stato, è sempre più congestionata ma c'è un grosso problema che riguarda la sicurezza ovvero le vesti tradizionali del popolo pakistano!

Una ricerca condotta dal dipartimento d'emergenza dell'Aga Khan University Hospital assieme ad altre associazioni di ricerca e prevenzione pakistane e canadesi, ha evidenziato come le donne che siedono come passeggere subiscono gravi infortuni per colpa dei loro vestiti che vanno a incastrarsi sugli organi mobili della moto come ruote o catena

Le passeggere pakistane rischiano 31 volte di più della media e negli ultimi 3 anni sono stati registrati 986 infortuni per incidenti di questo tipo.

Anche gli uomini indossano lunghi vestiti simili a quelli delle donne ma essendo loro la quasi totalità dei guidatori, è molto più difficile avere lo stesso tipo di inconveniente dalla sella del pilota.

I passeggeri, infatti, sono coinvolti nel 97% dei casi in questo tipo di incidente.

Beh…un dubbio a questo punto sovviene legittimo…. da noi una volta si parlava di "divorzio all'italiana"…. metodo pakistano per risolvere i dissidi coniugali?

Ma se il problema non fosse il burqa, bensì le TANTE buche "italiane" qualche consiglio per chiedere i danni è sempre utile!

1. fate fotografie del manto stradale: oggi i cellulari fanno anche questo ed altro. 

Sarà necessaria una panoramica generale della strada (in modo da individuare l’area urbana o extraurbana ove si è verificato il danno); una o più al preciso segmento di asfalto interessato dalla fossa; una alla ruota della moto che si è rotta e agli ulteriori ed eventuali danni (fanale, marmitta rotta, ecc.).  

2. Chiamare le autorità: se la fossa è particolarmente profonda ed insidiosa, sarà il caso di chiamare la Polizia: la stradale, in genere, non arriva se non vi sono danni a persone. 

Ma se la buca rischiasse di creare un serio pregiudizio al traffico, si potrebbe ottenere un intervento. L’arrivo delle forze dell’ordine garantisce la redazione di un verbale che è atto pubblico e che farà piena prova in caso di giudizio contro il proprietario della strada.  

3. La ricerca dei testimoni: se non eravate soli in moto avete già il testimone che vi assicurerà la vittoria della causa. Diversamente, sarà bene scendere dalla moto e chiedere la disponibilità di qualcuno, meglio se ha visto la scena  (solo in questo caso, infatti, si potrà dimostrare il rapporto di causa/effetto tra la buca e il danno).  

4. Andate al pronto soccorso: se vi siete fatti male (avete sbattuto la testa, subito un contraccolpo, se vi siete ammaccati la spalla) è sempre meglio recarsi al pronto soccorso per ottenere, anche in questo caso, una certificazione medica che attesti lo stato di salute e il danno alla persona. Ciò sarà necessario per ottenere l’ulteriore liquidazione del danno.  

5. Il preventivo o la fattura: sarà utile, ai fini della quantificazione del risarcimento, farsi rilasciare un preventivo per la riparazione del mezzo. Andate, quindi, dal vostro meccanico di fiducia e fatevi firmare un’attestazione della presumibile spesa necessaria per riportare a nuovo la moto. Se, invece, avete già provveduto alla riparazione, dovrete necessariamente conservare la fattura.  

6. Inviate la raccomandata con tutti gli allegati: a questo punto potrete richiedere il risarcimento del danno all’ente responsabile della manutenzione stradale (per le strade urbane è il Comune; per le autostrade è l’Anas). 

È necessario, a tal fine, inviare una diffida, in cui farete riferimento al luogo, alla data e alle modalità del sinistro. 

Allegate le fotografie che rappresentino sia la buca sulla strada nonché i danni subiti alle cose. In caso di danni alle persone, bisognerà inviare anche il certificato medico.

Se sul luogo è intervenuta la pattuglia, bisognerà darne menzione nella diffida. Alcuni enti pubblici richiedono che venga allegata anche una dichiarazione scritta (con copia di documento di identità) da parte dei testimoni intervenuti.   La richiesta di risarcimento dei danni va spedita a mezzo di lettera raccomandata a.r.   

In genere, è comunque consigliabile rivolgersi a un avvocato per valutare opportunamente la fondatezza e l’entità della richiesta.

Ricordiamo che il Coordinamento Italiano Motociclisti ha un servizio di tutela legale per i SUOI associati, proprio per QUESTI casi, ma che non serve se il passeggero è caduto per abiti lunghi come quelli della foto, però...

Coordinamento Italiano Motociclisti
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