Semafori con il calibro per il pelo ed il contropelo!

Calibro

Quello che da fastidio in un Paese come questo è quando l'amministrazione pubblica nell'applicare la norma diventa "svizzera" in quanto a precisione, peccato che la stessa si comporti da "quaqquaraqqua'" a piè sospinto quando l'utente medio ha bisogno di risposte "precise"da parte della stessa!

Adesso l'ultima invenzione, dopo che la "bufala" (costosa) dei T-RED sta andando a finire, a seguito di maree di sentenze sfavorevoli ai Comuni, è quella dei semafori "precisini" che vi misurano e vi sanzionano se non vi fermate nello spazio d'arresto giusto.

Sarà quindi vietato frenare troppo tardi oltrepassando la striscia di stop al semaforo: sono già belle pronte pronte telecamere per sanzionare chi "arriva lungo". 

Per chi non lo sapesse, l'arresto oltre la striscia di stop di un semaforo rappresenta un'infrazione e presto sarà rilevata con le telecamere semaforiche

Il ministero dei Trasporti  raccomanda prudenza nel procedere con l'utilizzo di queste apparecchiature, ma che sia il caso di prepararsi a una cascata di multe?

Oltre all'infrazione per chi non rispetta lo stop al semaforo, il codice della strada riporta anche che “durante il periodo di accensione della luce rossa , i veicoli non devono superare la striscia d'arresto”. 

Pena una multa da 41 euro e la decurtazione di due punti dalla patente. 

Questa infrazione poteva essere notificata solo da un agente che effettivamente vedeva il malcapitato frenare oltre la linea di stop, ma oggettivamente non era cosa che capitasse frequentemente. 

Allora come fare? Basta modificare la telecamera posta sul semaforo, già attiva per colpire chi passa col rosso, ed il gioco è fatto: la multa arriva anche a chi si ferma oltre la striscia bianca. 

Dal 2010 il rilevamento dello spazio d'arresto con i controlli semaforici è stato sdoganato a patto che si installino apparecchiature omologate dal ministero dei Trasporti e che da qualche mese sono disponibili sul mercato. 

Tra l'altro, il controllo automatico della striscia fa venire meno una valvola di sfogo per il problema della durata del giallo, sollevato da sempre da chi è contro T-Red e affini.

Senza speculare sulla sicurezza stradale, è chiaro che l'occasione è ghiotta per Comuni e società private che gestiscono questi servizi di controllo per conto delle Amministrazioni. 

Nel caso della striscia di arresto, il malaffare ha tutte le caratteristiche per essere più evidente: l'infrazione è infinitamente meno pericolosa del passaggio col rosso e i controlli automatici nascono da una "forzatura" dell'articolo 201 del Codice della strada, che li autorizza, tra le altre cose, per tutte le violazioni connesse ai semafori, senza appunto distinguerne la pericolosità. 

Non ci resta che sottolineare che un controllo automatico sulle strisce di arresto ha senso solo negli incroci in cui c'è gente che abitudinariamente supera la striscia e così intralcia i pedoni che devono attraversare (questo è l'unico pericolo per la sicurezza) o i bus che devono fare una svolta. 

Ma quanti incroci si conoscono dove tutto ciò capita? Pochini, vero? Dunque, in teoria dovrebbero essere pochini (almeno in rapporto al numero sterminati di incroci semaforizzati che abbiamo in Italia) anche gli apparecchi. Staremo a vedere...

Cari Amministratori Comunali, di pensare alla reale sicurezza rivedendo infrastrutture fatiscenti non se ne parla, vero?

Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione