In Lombardia basta bollo per i motorini, in Piemonte invece…

ItaliaDeiComuni

Stiamo per assistere ad una nuova edizione dell’Italia dei Comuni, ovvero dei mille Staterelli? Deficit pesantissimi di alcune Regioni danno luogo a soluzioni già viste, ma in altre si preferisce fare scelte differenti che hanno indubbiamente una funzione più pubblicitaria che effettiva, visto che si parla di cifre esigue su un bilancio Regionale. Ma veniamo ai fatti.

Dal 1° gennaio 2014 la Regione Lombardia ha esentato ciclomotori e microcar dal bollo: con la legge regionale numero 24 del 5 agosto la Lombardia ha disposto che a partire dal periodo di imposta decorrente dal 1° gennaio 2014, per i ciclomotori e i quadricicli leggeri non è più dovuta la tassa di circolazione. 

Essendo la legge retroattiva, molti residenti lombardi hanno già pagato il bollo del proprio ciclomotore in questi 10 mesi: esiste quindi la possibilità di chiedere un rimborso. 

Per coloro che hanno già versato la tassa di circolazione è stata predisposta la modalità online di presentazione dell’istanza di rimborso, attraverso il Portale dei Tributi, che è stata attivata lo scorso 8 ottobre: c’è tempo fino al 31 dicembre 2017 per chiedere il rimborso del pagamento effettuato in questo anno.

Ma è in Piemonte invece che tira ben altra aria e di “tagliare” imposte non se ne parla proprio: dopo la “bocciatura” del bilancio 2013 da parte della Corte dei Conti, ma soprattutto in pieno conflitto tra Stato e Regioni sui tagli previsti dalla legge di Stabilità, il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino ha varato una stangata fiscale che l’anno prossimo porterà nelle casse dell’ente un gettito aggiuntivo di almeno 100 milioni di euro

La giunta piemontese di centrosinistra ha deciso infatti di imporre robusti aumenti delle imposte ai contribuenti con i redditi più alti, e di aumentare del 10% il bollo sulle auto di potenza superiore ai 100 kilowatt e di ritoccare pure il prezzo del “bollino blu” degli impianti termici e, per le centrali idroelettriche, il canone per l’uso dell’acqua pubblica.

E’ stato lo stesso Chiamparino insieme all’assessore al Bilancio, Aldo Reschigna, a presentare la scelta presa:  “la responsabilità di guidare la Regione fuori dalle difficoltà è di tutti, siamo disposti al confronto e a proposte alternative a condizione che producano gli stessi risultati, ma è necessario che i provvedimenti vengano approvati entro il 31 dicembre prossimo anche per poter avere la forza di avviare una trattativa seria con il governo”, ha detto il governatore. 

Sostenendo però che si tratta di provvedimenti “al netto della manovra della legge di Stabilita”. Come dire che la stangata basta solo per rimettere in carreggiata i conti gravati da un deficit di 2,5 miliardi, accumulato durante la gestione di Roberto Cota, o di chi ha amministrato prima di lui, difficile sapere a chi ascrivere le colpe, vista l’alternanza delle forze al comando.

Rimane il fatto che a fronte di un taglio corposo dei trasferimenti del Governo Centrale alle Regioni assisteremo ad una “fantasia impositiva locale” da far ricordare il tempo dell’Italia divisa in mille staterelli e confini, per lo meno fiscali.

Cosa succederà alle tasse di proprietà dei motoveicoli nell differenti Regioni italiane? Volete segnalarcelo? Potremmo realizzare una “mappa” di dove sia meglio avere la residenza “motociclistica”!

Coordinamento Italiano Motociclisti
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