Allo studio una moto ibrida con alimentazione ecologica!!

MotoreBioGas

Pare che una nota casa motociclistica di origini italiane ma oggi in mani straniere potrebbe avere una evoluzione inaspettata: la forte visione ecologista che caratterizza la Germania sta dando impulso alla loro industria in ogni settore.

Lo sviluppo di nuovi soluzioni per la mobilità ha già visto molte proposte per automobili e bus da parte di BMW che studiò soluzioni con alimentazione ad idrogeno ed è proprio la casa bavarese che ha messo in produzione un modello ibrido credibile.

Ma è nel mondo delle due ruote ed un motore che potrebbero esserci molte sorprese: i tecnici ed ingegneri tedeschi della casa motociclistica in oggetto hanno nel cassetto una vera e propria rivoluzione.

Al di là dell'applicazione di un motore elettrico per la propulsione del mezzo, la soluzione studiata per eliminare il problema delle batterie (peso ed inquinamento per smaltimento delle stesse), pare sia quella di un motore a combustibile biologico per la ricarica.

L'accessorio fornito ai possessori di questo innovativo modello potrebbe essere una sorta di "composter" da cui ricavare il propellente per la "gita della domenica".

La forza del brevetto starebbe in una sorta di catalizzatore tale da rendere il residuo biologico in grado di esprimere una notevole quantità di calorie da poter imbrigliare per l'uso motoristico in pochissimo spazio: in sostanza si creerebbero delle "pillole" in grado di sviluppare potenze sull'ordine dei 60/80 cavalli, da mettere quindi in apposito contenitore su una moto leggerissima in quanto, (a questo punto) non avrebbe il peso del  carburante liquido.

Potrebbe sembrare qualcosa di impraticabile in effetti ma le richieste energetiche di moto sempre più leggere, una volta eliminato il peso di serbatoi con liquidi infiammabili come la benzina, sarebbero veramente minime.

Sul progetto c'è il massimo riserbo ovviamente, ma grazie ad alcuni fortuiti contatti ed a generose dosi di prodotti enologici di quelle zone, con cui abbiamo "carburato" l'Ing. Tommaso Labufala, (uno dei membri del team che sta elaborando il progetto) siamo venuti a conoscenza di questa innovazione.

La vedremo mai sulle nostre strade? Mah…chi vivrà vedrà….nel frattempo noi stiamo mettendo da parte i residui organici….se fate un motoraduno non buttate via niente ci raccomandiamo…un domani il detto che "del maiale non si butta nulla" potrebbe valere anche per i nostri usi motociclistici!

Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione