Una difficile convivenza auto-moto a Bologna

MotoABologna

Un sondaggio di Direct Line mette a fuoco i comportamenti più pericolosi per i centauri bolognesi.

Sul rapporto tra centauri e automobilisti, ha voluto indagare il Centro Studi e Documentazione di Direct Line, una delle  compagnie di assicurazione on line.

 

Cosa dicono i motociclisti bolognesi in proposito? Pare proprio che quella tra centauri e autisti sia una convivenza difficile per la maggior parte degli intervistati: il 36% del campione afferma infatti che spesso e volentieri sono le automobili ad essere una vera e propria minaccia per le “due ruote”; per il 40% il rischio è dovuto alla distrazione degli automobilisti, mentre il 20% ritiene che i pericoli aumentino nelle strade fuori città.

A scagionare del tutto le automobili dall’accusa di essere fonte di insidie è solo un fiducioso 4%.

Le leggerezze commesse al volante, si sa, rappresentano uno dei più grandi fattori di rischio per tutti i fruitori della strada, ma al primo posto nella classifica delle distrazioni che maggiormente minano la sicurezza dei motociclisti bolognesi troviamo i temutissimi punti ciechi delle vetture che non permettono una visuale completa della strada (56%), mentre, a seguire, le svolte improvvise e non segnalate dalle auto (55%).

Ma è veramente solo disattenzione? In realtà non si tratta solo di questo, ma della tendenza di chi è alla guida di un’auto di concentrarsi solo sulle altre auto

Uno studio Direct Line dimostra, grazie alla tecnologia Eye Tracking, che in auto si modifica la percezione dello spazio circostante, degli oggetti e persone che circolano sulla strada.

Non si tratta quindi di semplice disattenzione, ma di un’attitudine psico-fisica: in pratica, dal momento in cui ci si siede al posto di guida di un’automobile si assume più o meno inconsapevolmente una prospettiva sbilanciata, molto focalizzata sulle altre automobili, che diventano l’unità di misura dello spazio circostante, a discapito degli altri attori della scena. E moto e motorini, così come le biciclette, diventano invisibili e a rischio di incidente.

Nell’immagine che riportiamo è indicata la classifica dei 5 comportamenti più pericolosi per i motociclisti bolognesi messi in atto dagli automobilisti.

Attenzione alle automobili, dunque! Ma cosa possono fare i bolognesi alla guida di una moto o di un motorino per salvaguardare la propria sicurezza?

Secondo gli intervistati, la precauzione fondamentale è l’evitare di andare a zig zag nel traffico (55%), mentre, a seguire, l’utilizzo in ogni circostanza del casco e dell’abbigliamento di sicurezza (46%); altrettanto importante evitare i sorpassi azzardati (40%).

Da non sottovalutare la pericolosità degli agenti atmosferici, per il 33% dei motociclisti bolognesi è infatti molto importante mantenere alta l’attenzione in circostanze che limitano la visibilità e l’aderenza alla strada, ma anche rispettare le distanze di sicurezza (18%).

Il mantenere una velocità moderata e l’evitare accelerazioni brusche chiudono il quadro rispettivamente con il 15% e il 7%.

"Il sondaggio – commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing Direct Line – ha voluto affrontare il tema della guida sicura dal punto di vista dei centauri."

Troppo spesso infatti si compiono delle leggerezze al volante, sottovalutando gli effetti che queste potrebbero avere sugli altri fruitori della strada, siano essi pedoni, ciclisti, motociclisti o altri automobilisti.

Direct Line infatti vuole sottolineare che l’attenzione non è mai troppa e che bisogna mantenere sempre alta la concentrazione, in modo da non perdere mai di vista né la strada e gli altri attori che la condividono con noi. 

Fortunatamente possiamo segnalare la presa di coscienza degli italiani, automobilisti o motociclisti, sull’importanza dell’utilizzo delle dotazioni di sicurezza quali il casco e l’abbigliamento tecnico e della pericolosità di atteggiamenti rischiosi come lo zigzagare nel traffico o la mancata segnalazione delle svolte. 

E non ultimo, prestare attenzione e limitare la velocità anche quando si pensa di avere tutte le ragioni del mondo: non è detto che l’altro ti abbia visto.”

Fonte: http://www.sassuolo2000.it/

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