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Il C.I.M. ringrazia pubblicamente e premia simbolicamente Alessandro Raccone a Biella

ARaccone

Qualche mese fa abbiamo riportato il bellissimo tema di Alessandro Raccone (lo potete leggere qui) un liceale che ha ben saputo esprimere il “pool” di sensazioni che la passione per il motociclismo da’ a chi lo pratica.

Per noi parole come quelle che ha portato su carta questo giovane sono ventate di aria fresca che ri-ossigenano polmoni viziati da un ristagno che si chiama indifferenza: ci è quindi sembrato giusto dimostrare ad Alessandro il nostro ringraziamento nella speranza che il suo entusiasmo duri a lungo e sia contagioso, perché no!

Abbiamo quindi contattato la scuola che frequenta e grazie alla sensibilità dimostrata dal corpo insegnante (un grosso ringraziamento alla Sig.ra Preside, che è stata una perfetta conduttrice di serata), siamo riusciti ad “intrufolarci” in quella che è stata una manifestazione ad hoc per premiare gli studenti più meritevoli del liceo, e porgere quindi materialmente e pubblicamente il nostro simbolico “premio” ad Alessandro.

Nel Coordinamento Italiano Motociclisti sono transitati praticanti di ogni età a dimostrazione che la nostra passione per le due ruote ed un motore non ha confini di sorta: l’augurio che facciamo a tutti noi ed in particolare ad Alessandro è che questo “fuoco sacro” non si debba mai spegnere e che la “gioventù” che l’essere motociclisti rappresenta rimanga nel suo cuore per la sua lunga e proficua esistenza come auspichiamo.

In questo caso la motivazione che ci ha maggiormente spinto ad agire con questa testimonianza è stata proprio la maturità espressa da Alessandro nel sostenere che "è più bravo un motociclista che sa quindi chiudere l'acceleratore, di uno che lo tiene sempre aperto", una coscienza da Cittadino in Moto che vorremmo fosse sentita e praticata dalla maggioranza di chi si mette in sella!

La nostra categoria in Italia soffre di forti pregiudizi legati a poche pecore nere che fanno del motociclismo una sorta di dimostrazione muscolare e becera dove sono sì tanti i “cavalli” nel motore, ma è sovente un “asino” che li governa e questo non ci aiuta nell’avere una immagine positiva nella società.

In altre Nazioni a noi vicine è stata proprio la formazione scolastica a TUTTI i livelli che ha inciso profondamente in questa errata concezione del motociclismo: la moto ed i motociclisti non debbono fare “paura”, bensì esprimono valori positivi nella società di cui fanno parte e vanno superati erronei pregiudizi proprio grazie a “virtute e canoscenza”.

Ci auguriamo quindi di poter aver ancora l’occasione di interagire con il mondo scolastico italiano per avere l’opportunità di far “cambiare questo stato di cose” e siamo certi che Alessandro sarà un “testimonial” validissimo in questo compito proprio per la sua giovane età.

Ringraziamo il corpo insegnante del Liceo Classico di Biella per l’opportunità concessaci ed il Socio Michele Nava per aver saputo gestire magistralmente i contatti con lo stesso.

Coordinamento Italiano Motociclisti
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