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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Gli strumenti ci sono!

AGCM

Con questo intendiamo sottolineare il fatto che la possibilità di cambiare ci sono e se l'Italia è ancora indietro sotto tanti profili, è solo perché, a volte, non vengono attivati gli strumenti stessi: quanti di voi tra chi sta leggendo ha segnalato alle Autorità competenti situazioni non corrette sotto il profilo legislativo, o comunque dubbie?

Che sia una banca, un 'assicurazione, od in generale qualche esponente dei "servizi", l'utente/consumatore ha gli strumenti per agire in qualche modo: il NON farlo equivale a comportamenti omertosi che avallano in qualche modo la scorrettezza.

A volte, per nostra fortuna, le Autorità garanti agiscono per segnalazioni altrui che fanno al caso nostro o comunque per abusi o situazioni anomale in contrasto con norme di vario tipo: difficile però capire cosa succede "dopo" tali azioni.

Ci riferiamo ad esempio all'azione dell’ Antitrust in merito ad una indagine sulla Rc Auto/Moto  al fine di impedire il plurimandato.

Con un comunicato stampa del 12 giugno 2013, l’ AGCM, meglio nota come Antitrust, rese nota la notifica dell’inizio di un’attività istruttoria nei confronti di Unipol, Fondiaria-SAI, Assicurazioni Generali, Allianz, Società Reale Mutua di Assicurazioni, Società Cattolica di Assicurazione, Axa Assicurazioni e Groupama Assicurazioni, praticamente tutti i big che utilizzano le agenzie per vendere i loro prodotti.

L’oggetto dell’istruttoria, partita da una segnalazione dello SNA, sono le clausole di esclusiva contenute nei contratti con gli agenti; all’Authority interessa capire se queste clausole realizzano una limitazione della concorrenza.

Nel comunicato si legge che Secondo l’Autorità, le disposizioni contenute nei rapporti contrattuali tra le otto imprese e le rispettive reti agenziali potrebbero determinare restrizioni verticali alla concorrenza, ostacolando o addirittura impedendo la diffusione di reti di agenzie in plurimandato: verrebbe così evitato il rischio di un effettivo confronto competitivo tra le compagnie nei mercati assicurativi danni, tra i quali in particolare il mercato RC Auto. Le possibili restrizioni verticali dei contratti di agenzia potrebbero inoltre agevolare comportamenti collusivi tra le imprese di assicurazioni interessate dal procedimento”.

D’altronde il quadro normativo è categorico nell’imporre il divieto di esclusiva, eppure le norme emanate nel corso degli ultimi anni tale divieto sono rimaste sostanzialmente lettera morta.

La mancanza di concorrenza è un’importante causa di malfunzionamento del sistema Rc Auto. 

Un sistema che di fatto è in mano a pochissime compagnie (i primi cinque gruppi controllano il 70% del mercato, secondo i dati forniti dalla stessa AGCM), le quali si allineano fisiologicamente sulle medesime posizioni commerciali.

A tale concentrazione segue inevitabilmente una scarsa propensione alla ricerca dell’efficienza, cui fa da contrappeso un’azione di lobbying per ottenere cambiamenti normativi che consentano maggiori margini di profitto.

Il sistema assicurativo italiano ha difatti dei ritardi nel contesto della concorrenza del mercato e proprio questo "ingessamento" ha favorito il sorgere di offerte non sempre corrette al punto da costringere l'IVASS ad un super lavoro negli ultimi tempi.

Come sempre, in mercati "bloccati", quando insorge una crisi economica parte l'operazione "ci si arrangi come si può" con tutte le conseguenze del caso, il tutto aggravato dalla furbizia italica.

Rimane il fatto che l'italiano medio è restio a segnalare soprusi di ogni tipo e questo aiuta la perpetrazione degli stessi..

Tranne poi riempire i forum di lamentele di ogni tipo per il più classico degli "armiamoci e…………partite!"

Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione

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