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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Strade colabrodo, impietoso il confronto Italia-Svizzera e Chiavenna lo testimonia

SS 36

Le buche sulla Statale 36 sono un chiaro pericolo per auto, moto e pedoni, ma l’aggravante nei climi nordici è data da gelo e pioggia al punto che strade in queste condizioni non sono percorribili, oramai!

Chi guida sa bene che anche buche e avvallamenti sono situazioni da non sottovalutare, una sede stradale profondamente danneggiata è estremamente rischiosa. 

Nel caso delle automobili, queste irregolarità della strada possono limitarsi a provocare danni come la foratura di una gomma o il danneggiamento di parti del veicolo, senza particolari conseguenze per il conducente. 

Per chi fosse alla guida di un veicolo a due ruote, invece, le conseguenze sono decisamente più importanti e contemplano anche la possibilità di scivolate e cadute con danni personali oltre che al mezzo.

Nelle ultime settimane i numerosi automobilisti che hanno percorso la Statale 36 che da Colico conduce a Chiavenna, lungo il tratto Dubino-Chiavenna hanno dovuto fare i conti con numerose buche a discapito della sicurezza e danni ai veicoli. 

In quelle situazioni il pericolo è duplice in quanto si rischia non solo di danneggiare l’auto ma, tentando di schivare le buche, si effettuano scarti repentini che possono tradursi in un "incontro ravvicinato" con chi giunge dalla parte opposta. 

I residenti che vivono ai margini della statale sono esasperati: "Anche i pedoni che si trovano a camminare nel marciapiede a fianco, sono a rischio e possono essere investiti da una miriadi di sassolini dispersi dai rattoppi, "sparati" dalle macchine che transitano. Ogni tanto ne rappezzano una in qualche modo, ma subito dopo si riapre allargandosi sempre più! Chi di dovere non provvede al definitivo assetto"! 

Negli ultimi sei anni l’asfalto steso sulle strade si è dimezzato da 44 milioni di tonnellate, a 22, cifra da ritenersi inferiore alla soglia minima per la manutenzione e la sicurezza

E’evidente che sulle nostre strade, siano esse urbane o extraurbane, si aprono ogni giorno dei crateri che rappresentano un vero e proprio pericolo per gli utenti. 

Del resto la manutenzione delle sedi stradali è un’attività estremamente dispendiosa per le amministrazioni locali (infatti qualcuno non fa nulla portando come giustificazione la mancanza di soldi...) e in situazioni dove, come in inverno, sono necessari interventi numerosi e frequenti, spesso le modalità di riparazione sono inadeguate alle necessità. 

Un appello all'ANAS (la strada è statale) e agli Enti preposti, affinché provvedano, nel più breve tempo possibile, alla sistemazione di un percorso molto frequentato da veicoli di ogni misura, in una zona turistica. 

Nell'attesa di sviluppi, sperando che si arrivi a qualcosa di concreto, non ci resta che invitarvi a guidare con prudenza ricordando che in moto... due occhi non sempre bastano.

Fonte: Il giorno.it autore Roberto Carena

Coordinamento Italiano Motociclisti
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