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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

Memorial Spadino 2012

1 Aprile 2012: i motociclisti al Tunnel del Monte Bianco per il XIII Memorial Spadino erano oltre 6.000. Venerdì 26 marzo 1999, il quotidiano La Stampa pubblicava questi due articoli: “Courmayeur, nessuna speranza di ritrovare superstiti” e “L'ultimo soccorso dell'eroe in moto”.

Nel primo si leggeva che “Tir e auto in fiamme da oltre 36 ore Strage nel tunnel... ...ed è disperso anche Pierlucio Tinazzi, 34 anni, di Morgex, sorvegliante motociclista che nel traforo in fiamme ha pensato a salvare gli altri, firmando la sua condanna...”
Il secondo articolo era proprio dedicato al gesto di Spadino: “...Pierlucio Tinazzi è stato invece tra i primi soccorritori. Era un sorvegliante motociclista, è entrato nel tunnel in fiamme pochi istanti dopo l'allarme e, secondo le testimonianze dei sopravvissuti, ha aiutato tre o quattro autisti ad uscire verso la salvezza. Ma quei gesti di altruismo gli sono costati la vita, è rimasto in trappola nella camera pressurizzata numero 20. Tra i suoi colleghi, fino all'ultimo c'è stata la speranza di vederlo uscire vivo da quella galleria infernale. Con Tinazzi, in quella camera stagna, c'era con molta probabilità anche Stefano Manno, 38 anni, autista della ditta di autotrasporti «Dino Sitta» di Pollein. Si era sposato da un mese e mezzo...”

Per la tredicesima volta migliaia di motociclisti italiani e francesi si sono dati appuntamento sul piazzale del Tunnel del Monte Bianco per ricordare Spadino, sì, proprio quel Pierlucio Tinazzi che, con la sua moto, ha compiuto fino all'ultimo ben più del proprio dovere, giungendo a sacrificare la propria vita nel tentativo di 'dare una mano' a salvare altre persone: uomini e donne, a lui sconosciute, ma bisognose d'aiuto in quella trappola.
E lo ha fatto con quel mezzo che tutti i motociclisti amano, che può essere fonte di piacere, di svago, regalare emozioni indimenticabili e, anche, essere una fedele compagna tutti giorni nel difficile e pericoloso impegno di ridurre i tempi del casa-ufficio, in mezzo al traffico caotico e rallentato delle nostre città.

Coordinamento Motociclisti e F.F.M.C., chiamando a raccolta i motociclisti italiani e francesi, non onorano solo il gesto di Spadino, non ne tramandano solamente la memoria: hanno fatto del suo coraggio e della sua testimonianza, un vero e proprio simbolo di solidarietà tra tutti gli utenti delle due ruote. E' quell'immagine bella e positiva della passione per la moto, che deve sempre di più essere portata ad esempio di fronte a tutti, per riaffermare i diritti degli utenti delle due ruote così come l'impegno ad onorare e rispettare i propri doveri.
La sicurezza ed i diritti dei motociclisti sono legate, in qualche modo, all'esempio di Spadino: è la volontà di voler riaffermare la positività dell'uso intelligente delle due ruote, contrapposto a quei clichè negativi che da troppo tempo, stoltamente, sono legati alle due ruote.

L'edizione 2012, svoltasi Domenica 1 Aprile, ha visto affluire sul Piazzale del Traforo del Monte Bianco un numero enorme di motociclisti. La stampa locale ha scritto oltre 6.000. Sicuramente si è trattato dell'edizione più partecipata dal 2000 ad oggi.

Il Coordinamento Motociclisti, da oggi Coordinamento Italiano Motociclisti - Cittadini In Moto, (la novità è stata ufficializzata proprio sul piazzale del Monte Bianco da Riccardo Forte e Marco Polli) proseguirà in questa azione, e dà appuntamento al XIV Memorial Spadino, al Tunnel del Monte Bianco, nel 2013.

Milano, 17 aprile 2012
Ufficio Stampa Coordinamento Italiano Motociclisti

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