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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Qualche dettaglio sul pedaggio scontato

Delrio

In questi giorni si sta parlando (forse anche troppo) del "fantastico successo" della iniziativa per fare pagare meno le moto in autostrada.

E' un argomento che è sempre stato a cuore al CIM. Diciamo da 25 anni, dato che questa battaglia la iniziò il Coordinamento Motociclisti nel 1992.

E' da allora che viene richiesta la creazione di una specifica classe tariffaria per i motoveicoli, dato che era assurdo che venissero resi equivalenti alle autovetture solo perché avevano due assi. Non basta avere due assi per essere uguali ad una autovettura, e questo tipo di uguaglianze creano di fatto delle discriminazioni.

Il vedere che è stato raggiunto un accordo con il quale viene garantito uno sconto ai motociclisti in autostrada non ci ha però fatto esultare come stanno facendo altri. Ci ha anzi lasciato perplessi.

Infatti, malgrado sia stato scritto che è stata realizzata una nuova tariffa per le moto, si tratta invece solo di uno sconto per chi utilizza un telepass in modo esclusivo su una motocicletta.

Cosa ben diversa dall'avere ottenuto una nuova classe tariffaria (per la quale ci siamo battuti per 25 anni).

Per il CIM richiedere una diversa classe tariffaria è una questione di principio. Una diversa classe tariffaria attesta in modo inequivocabile che motocicli ed autovetture sono DIVERSI. Diversi veicoli, diverse esigenze, diversi servizi disponibili. Il fatto che la tariffa per i motoveicoli dovesse essere inferiore a quella per gli autoveicoli era solo una conseguenza del fatto che essendo diversi veicoli, c'erano diversi consumi dell'asfalto (minori per le moto) e compensare il minore livello di servizi destinati alle moto presenti sulle autostrade.

Le notizie però parlavano di uno sconto, ed erano su tantissimi siti e media, ma abbiamo notato che provenivano tutti da chi aveva promosso questa iniziativa. Comunicazioni da parte di Telepass, di AISCAT o del Ministero, non se ne trovavano.

Solo oggi abbiamo trovato la notizia sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, trovando dettagli che non erano stati detti.

  1. E' un provvedimento sperimentale, dal 1 agosto al 31 dicembre 2017
  2. La modulazione non sarà cumulabile con altri sconti, quale, per esempio, lo sconto pendolari.
  3. I  minori introiti di ogni concessionaria verranno rendicontati al Mit e verranno recuperati secondo quanto previsto dalle pattuizioni convenzionali.

A questo punto alcune considerazioni nascono spontanee.

Se all'inizio si poteva pensare che i primi ad averne un risparmio sarebbero stati i pendolari, non è vero. O usano lo sconto per i pendolari, oppure quello per motoveicoli. Se uno usa un solo telepass per il tragitto casa-lavoro, usando alternativamente una moto e un'auto, perderà i vantaggi anche sull'auto, dato che per ottenere questo tipo di sconto si devono fare almeno 20 passaggi al mese con lo stesso telepass.

Dire "Superata un’ingiustizia, la mancata distinzione tra auto e moto” come dall'articolo sopra linkato sembrerebbe abbia detto il Ministro Delrio, è decisamente fuori luogo. La distinzione non si supera con uno sconto, ma con una nuova classe tariffaria.

Ringraziare le concessionarie per l'accordo raggiunto è TOTALMENTE fuori luogo. Infatti quello che non pagano i motociclisti verrà rimborsato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

In altre parole, si risolve una ingiustizia tariffaria facendo pagare altri. Un argomento in più a favore di coloro che non hanno in simpatia i motociclisti.

Che dire... gran bel risultato.

Consentiteci di dire che siamo lieti che non sia stato il CIM ad averlo conseguito.
Risultati del genere fanno più male che bene alla categoria dei motociclisti.

Coordinamento Italiano Motociclisti
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