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Esperimento Guida Moto

A giugno 2013 mi sono deciso di andare alla motorizzazione civile di Milano per prenotare la prova ESPERIMENTO GUIDA MOTO, dopo pochi minuti di attesa allo sportello, l'operatore mi consegna la modulistica da compilare e i bollettini sui quali effettuare i versamenti previsti, che da agosto 2013 sono aumentati rispettivamente a 16,00 e 24,00 Euro. L'appuntamento per l'esame lo fisseranno quando tornerò con le ricevute dei versamenti effettuati e mi avvisano che sarà lunga perché c'è tanto da spettare.

Vado in posta a pagare i miei bollettini e torno allo sportello con tutta la documentazione compilata.

L'esame mi è stato fissato il 27 settembre 2013 alle ore 9.00. Passano le vacanze e anche l'estate, ma finalmente arriva il 27 settembre.

Nel frattempo sono state emanate alcune circolari del Ministero dei Trasporti, per facilitare l'attuazione degli esami e un decreto che recepisce le imposizioni Europee in merito all'attuazione e le modalità d'esecuzione dell'esame per la patente A.

In particolare si legge all'articolo 3:
Abbigliamento tecnico del candidati
1. Al fine di tutelare l'incolumità dei candidati, gli stessi, durante l'esecuzione delle prove di cui agli allegati 1, 2, 3 e 4 del presente decreto, indossano:
a) casco integrale;
b) guanti;
c) giacca con protezione dei gomiti e delle spalle;
d) scarpe chiuse;
e) pantaloni lunghi e protezioni delle ginocchia

In osservanza di quanto richiesto dalla legge, mi vesto con tutto il mio abbigliamento omologato che uso quotidianamente... e per non sbagliare, indosso anche il paraschiena omologato. Come ogni giorno.

Arriva l'esaminatore e, dopo aver controllato documenti e modulistica, mi chiama per primo ad effettuare la prova. Ha già l'aria e il fare scocciato alle 9 di mattina, cominciamo bene. Son curioso di vedere se si attengono alle circolari di aggiornamento o se ogni esaminatore è libero di "interpretare" le direttive.

Fase 1) Posizionamento della moto a spinta sulla linea di partenza dello slalom e stazionamento sul cavalletto centrale. Non mi chiede nulla sulla moto e sul suo funzionamento.

Fase 2) Slalom tra 5 birilli e percorrenza oraria di mezzo otto. Si raccomanda solo di non abbattere i birilli.

Fase 3) Percorrenza di un corridoio rettilineo alla velocità di almeno 30km/h. Stranamente l'esaminatore mi chiede di percorrerlo alla minore velocità possibile, chiedendomi di simulare un passaggio stretto in un corridoio rettilineo. Mi impegno a percorrere il corridoio alla minore velocità possibile aiutandomi con freno posteriore e frizione, ma immaginare di guidare in un passaggio stretto passando tra birilli posizionati a 120cm di distanza, proprio non ci riesco.

Fase 4) Partenza da fermo, accelerazione e scarto di un ostacolo rappresentato da un castelletto di birilli. La prova dovrebbe essere effettuata alla velocità minima di 30km/h ma nessuno ha gli strumenti per le misurazioni.

Fase 5) Partenza da fermo e prova di frenata da ripetersi due volte.

Potete vedere il video dell'esame cliccando QUI.

L'esame si conclude e l'esaminatore mi invita a recarmi ad un non meglio precisato "ufficio al primo piano" per chiedere quando e come ritirare il verbale della prova, rimanendo vago sull'esito.

Bene, saluto e mi reco al primo piano. Non essendoci indicazioni in merito, provo a chiedere ai presenti nella sala d'aspetto se sapessero dove andare a chiedere ma nessuno sa rispondere. Provo a bussare alla porta chiusa di un ufficio dove mi apre una signora. Chiedo cortesemente "Buongiorno, mi scusi posso chiederle dove posso andare per avere informazioni sull'esame appena svolto ESPERIMENTO GUIDA MOTO?"

La risposta è stata "No" e mi chiude la porta in faccia. Hai capito la "signora"? Faccio appello a tutte le mie forze per restare calmo, anche se mentalmente l'avevo già defenestrata. Le persone della sala d'aspetto mi guardano con occhi sgranati ed increduli per quanto successo. Sembrava una candid camera. Vado oltre.

Busso a tutte le porte di un corridoio dove i pochi impiegati in giro sembravano scappare in cerca di rifugio alla mia vista. Possibile che non siano abituati a vedere un motociclista vestito da motociclista? Alla fine, un'impiegata, non trovando vie di fuga, mi risponde che non sa nulla e di provare a chiedere al signore alla macchina fotocopiatrice che è un esaminatore anch'egli.

Mi armo di santa pazienza e ripeto la domanda ancora una volta. L'esaminatore mi indica un ufficio senza troppo garbo e spazientito per aver dovuto interrompere le sue fotocopie. Alla fine trovo due impiegate che guardandosi negli occhi in cerca di conferme reciproche, mi dicono, neanche troppo convinte, di passare tra una quindicina di giorni per "vedere" se l'esaminatore ha depositato il verbale della prova.

Così è come funzionano le cose alla motorizzazione civile di Milano.

Prove pratiche interpretate arbitrariamente da esaminatori scocciati già di prima mattina, indicazioni pressoché inesistenti, maleducazione degli impiegati e voglia di lavorare...saltami addosso! E pensare che la motorizzazione civile è un ufficio pubblico, dove gli impiegati ricevono lo stipendio anche grazie alle tasse dei cittadini. Tutti. Motociclisti compresi.

Infine scopro di essere stato abilitato all'ESPERIMENTO GUIDA MOTO.

Mi sorge però un dubbio: me lo sarò meritato? A pensare agli altri esaminandi della giornata sprovvisti chi di guanti e chi di protezioni... credo che un esame così lo possa passare chiunque.

Guida Sicura Urbana

 

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