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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Perché andiamo in moto?

Moto 8 marzo

E' una domanda che o prima o dopo ci facciamo tutti, soprattutto quando passano gli anni, magari quando i capelli grigi iniziano a farci prendere coscienza sui rischi di andare in moto e si apre meno il gas, ma a volte è questa una discussione che si fa tra amici "motari" al bar.

Se si frequentano i forum virtuali dei tanti appassionati emerge un mondo decisamente variegato: c'è chi ha fatto tutta la scaletta della "carriera", dai primi cinquantina, ai 125cc. per poi passare alla prima 600 nuda e poi via fino alla endurona da 120 cavalli, chi invece arriva dallo scooter ed aveva timore di salire su una "moto seria"…

C'è chi la usa primariamente per lavoro e quindi la sua motivazione è legata a criteri di fruibilità, di facilità di parcheggio in città magari, e la domenica rigorosamente usa autovetture di grande capienza magari per sport che richiedono abitacoli importanti (parapendio ad esempio).

Per molti invece la motivazione è data dalla leggerezza del mezzo in quanto durante la settimana guidano bestioni con tante ruote e fanno chilometri in autostrade per consegnare merci in diversi Paesi d'Europa: salire su un così piccolo mezzo, avere due sole ruote e la sensazione di libertà che da' un minimo ingombro, beh…certamente è "mutar fatica" come diceva Leonardo Da Vinci!

Altri vivono tutta la settimana chiusi tra quattro pareti, schiavi delle loro scrivanie, delle tante limitazioni di un lavoro d'ufficio o di studi professionali e non vedono l'ora di sfogare tutta la loro frustrazione liberando cavalli sull'asfalto, magari andando in pista ed è la velocità pura il loro sfogo naturale.

Per molti la moto è la loro "isola che non c'è" un luogo dove la fantasia è sfrenata e ti riescono cose che nella banale vita routinaria non possono accadere: incontri strani, ruoli diversi da quelli che uno ha grazie ad un casco ed una tuta in pelle.

Altri ancora bombardati durante la settimana di rapporti interpersonali, di colloqui, di dialoghi continui e una socialità estrema, fuggono a tutto ciò salendo sulla e percorrendo in completa solitudine i propri percorsi dell'anima, una sorta di meditazione che li fa riappropriare dei propri spazi.

Per molti motociclisti poi questa passione è vita di coppia, una sorta di appassionato rapporto sulla sella, dove il passeggero si abbandona totalmente alle capacità del pilota, altro che sfumature di grigio!

Ma sono mille e forse più le tante motivazioni che portano i "centauri" a questa scelta che a volte è di VITA, a volte è solo transitoria, una esperienza come tante….

Per molti la motocicletta è una vera e propria "psicanalisi" dove un giro del mondo in moto risolve conflitti della personalità e vale molto più del lettino dello psichiatra: per altri è anche sofferenza e stress, dettati dalla mancanza di rispetto che si vive sulla sella da parte di altri protagonisti della strada e di questa "battaglia" ne fanno una bandiera, una crociata!

Siamo sicuri di avere soltanto sfiorato l'argomento e ci sono tante altre "molle" che hanno fatto scattare questa passione: se volete comunicarcele nei vostri commenti, questi saranno molto graditi!

Lampeggi "motivati"

Coordinamento Italiano Motociclisti
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