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Il problema della mancata diffusione degli Intelligent Trasport System

CommEuropea ITS

Lunedì  2 dicembre 2013, la Commissione europea ha organizzato una conferenza a cui ha partecipato anche la FEMA, avente per argomento la problematica di come  "Promuovere la diffusione degli ITS".

Sotto questa sigla si nasconde il concetto di "trasporto intelligente" ovvero tutte quelle metodiche che eliminano la congestione del traffico facilitando così la mobilità. 

E' stata questa la quarta Conferenza dedicata al sistema di trasporto intelligente a cura degli organismi europei. 

Questa occasione ha riunito circa 400 parti interessate nel settore dei trasporti e negli ITS.

Siim Kallas, commissario ai Trasporti, ha aperto la conferenza sottolineando il fatto che la tecnologia non era certo la più grande sfida per la diffusione degli ITS. 

Come al solito in un' Unione composta da 28 paesi, trovare una posizione comune ed organizzare la cooperazione è stata la cosa più difficile da affrontare per consentire il suo sviluppo. La conferenza è stata divisa in tre parti:  nella prima parte, sono stati presentati i recenti risultati ottenuti dopo l'adozione della direttiva ITS nel 2010. 

Ad esempio, il "Gruppo di lavoro Amsterdam" ci ha mostrato come l'Intelligent Transport System può essere implementato su scala più piccola, prima di essere esteso a tutta l'Unione europea. Un altro esempio di recenti successi, è il progetto EasyWay, che ha fornito le linee guida e buone pratiche in materia di ITS, al fine di agevolare la futura diffusione di tali tecnologie all'interno dell'UE.

La seconda parte ha delineato il futuro della pianificazione del viaggio. 

Tutti i relatori hanno evidenziato il fatto che le informazioni in tempo reale sul traffico e di pianificazione del viaggio multi-modale sarà sempre più sviluppato ed utilizzato in un prossimo futuro. L'obiettivo finale è quello di fornire una piattaforma unica per tutte queste informazioni, facilmente disponibili per tutti i consumatori.

Ed, infine, la terza parte è stata dedicata alla "distribuzione di sistemi cooperativi"

E' stata l'occasione per tornare più precisamente sulla tecnologia e sulla cooperazione di cui si ha bisogno per la fase finale dello sviluppo, e soprattutto sullo scambio dei dati tra i diversi attori. 

Inoltre, alcune domande rimangono senza risposta per ora, come il problema della responsabilità in caso di incidenti che coinvolgano auto che sono guidate o parcheggiate con sistemi automatizzati.

- Tre passi per la distribuzione del sistema

Le parti esaminati hanno raggiunto la stessa conclusione: siamo vicini alla diffusione in Europa di questo sistema (n.d.T.-> l'Italia è in Europa per quanto concerne il traffico?)

Se l'Unione europea non ha ancora raggiunto un maggiore questo dispiegamento di Intelligent Transport System, questo è causa di alcuni problemi che ancora devono trovare soluzioni comuni ed efficaci.

Il primo problema è la necessità di una maggiore cooperazione tra le industrie e le autorità pubbliche coinvolte nella costruzione e nello sviluppo degli ITS in Europa, al fine di avere il sistema più efficiente possibile.

La seconda questione sollevata dai relatori è quella sui dati e sulla tutela della privacy. Sistemi di trasporto intelligenti si aspettano di raccogliere una certa quantità di dati, inclusi i dati privati e individuali. Prima della distribuzione finale delle metodiche per l'ITS, discussioni e trattative rimangono necessarie tra gli attori per garantire la tutela della privacy.

Collegata a questa domanda, la terza questione riguardava la proprietà di questi dati

Un intenso scambio di dati sarà necessario tra i diversi attori del suo sviluppo, ma la forma e le condizioni dello stesso devono ancora essere negoziate.

La conclusione presentata da Matthias Ruete (Direttore generale della Direzione generale della Mobilità e dei trasporti della Commissione europea) è stata chiara: siamo alle porte di un cambiamento radicale per il trasporto

L'evoluzione che oggi possiamo già percepire, quando l' ITS sarà diffuso darà luogo ad una vera e propria rivoluzione per il trasporto. Per maggiori informazioni potete visitare la pagina della conferenza sul sito della Commissione europea.

Il video completo della conferenza può essere trovato qui .

- Nota del traduttore : Saremmo curiosi di sapere quanto la Commissione Europea reputi "intelligente" far pagare ai motociclisti italiani i pedaggi autostradali come agli automobilisti, ovvero se sfavorire in tutti i modi le due ruote in favore delle quattro rientri in questo concetto di "evoluzione" del trasporto.

Inoltre emerge sempre più il fatto che non avviare quella serie di riforme che TUTTI chiedono ci porta ad uno stato di profonda arretratezza e mina così ogni nostro possibile sviluppo.

Traduzione a cura dell'Ufficio Comunicazione del Coordinamento Italiano Motociclisti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA 

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