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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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E-call per auto sicura dal 2015, e per le moto?

ECall Eu

Su iniziativa della Commissione del Mercato Interno dell'UE che ha votato quasi all’unanimità, da ottobre 2015 sarà obbligatorio per tutte le automobili avere a bordo il sistema di Ecall. 

Questa tecnologia sarà sincronizzata ai sensori dell’airbag e allo scatto di questi partirà in automatico una chiamata d’emergenza al 112 che comunicherà la posizione del veicolo, il senso di marcia, il numero di vetture coinvolte e quante cinture erano allacciate. 

Ove possibile, si potrà comunicare anche a voce con la centrale, fornendo altri dettagli sulle condizioni dei feriti: inoltre, a far partire una E-call potrà anche essere un automobilista non coinvolto che assiste all’incidente.

Da ottobre 2015 tutte le auto che usciranno dalle fabbriche avranno la dotazione obbligatoria di questo sistema che, comunque, non rappresenterà un costo aggiuntivo per i consumatori, in quanto si tratta di un dispositivo considerato fondamentale e necessario per la sicurezza. 

Le stime prevedono che grazie alle E-call ogni anno in Europa saranno salvate circa 2.500 vite, quelle che spesso si perdono durante la golden hour, l’ora d’oro in cui l’intervento tempestivo risulta anche decisivo.

Grazie al sistema di geolocalizzazione Galileo, ossia il Gps europeo, con la E-call si eviteranno anche incidenti a catena, tamponamenti e code, così come si limiteranno le emissioni di Co2. 

In primis c’è ovviamente lo scopo di salvare delle vite umane, ma il risparmio sarà anche economico, considerando che in Europa gli incidenti costano ogni anno 160 miliardi di euro, di cui 20 saranno risparmiati grazie all’E-call.

Se questa è la "fotografia" che riguarda le quattro ruote per le moto la situazione è ancora agli albori e l'unico Paese che sta affrontando seriamente questa tecnologia è la Spagna dove si sta testando  l’E-call per le due ruote

Installato su 10 moto, il sistema E-call chiama automaticamente il pronto soccorso in caso di incidente: fino a 60,  i minuti risparmiati.

Questo dispositivo, già presente in alcune auto di alta gamma, accelera l’arrivo dei servizi di pronto soccorso, effettuando automaticamente la chiamata in caso di incidente. 

In questo caso, si stima che, si potrebbero ridurrà di circa 60 minuti i tempi dall’avvenuto incidente all’arrivo dei primi soccorsi.  

La Spagna è l’unico paese dell’Unione Europea sta testando l’incorporazione di E-call sulle moto: ad interessarsi al progetto sono il  CEIT (Centro studi e ricerche tecniche di Guipúzcoa) e l’azienda iberica di caschi NZI.

Dei sensori, posti su casco e moto, misurano le decelerazioni ed il loro tempo (per scongiurare inavvertite chiamate in caso di semplici frenate). 

In base a questi ed altri parametri, (vedi deformazione ad esempio delle parti di telaio o carrozzeria), l’E-call si attiva ed inoltra la chiamata al 112, avvisando gli operatori dell’avvenuto incidente.

Per le moto ci sarà ancora da attendere: intanto rimaniamo in attesa di avere i primi riscontri dai test spagnoli.

Coordinamento Italiano Motociclisti
Ufficio Comunicazione

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