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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Per vedere anche dove non vediamo: arriva il casco da moto a realtà aumentata!

Skully

Il concetto della realtà aumentata è stato sviluppato in moltissimi ambiti e sicuramente avrà ulteriori evoluzioni a cui ci dovremo abituare: ad esempio molti sono stati i chirurghi che hanno dovuto imparare ad operare tramite metodi simili, se volete saperne di più potete visitare questo sito

Nell’ambito del motociclismo si chiama Skully P1 il prodotto che una start-up californiana ha messo a punto per consentire a noi piloti di vedere a 360° tramite una telecamera posteriore che funziona da specchietto retrovisore.

Questo consentirà di poter andare in moto senza dover mai girare la testa, neanche per guardare gli specchietti che a quel punto diventerebbero inutili, obsoleti…

Nero, con una bella profilatura, aerodinamico e stampato al laser, ha una fotocamera posteriore che riprende la strada a 180 gradi e poi la invia a un head-up-display, un piccolo riquadro che appare in basso a destra sulla visiera. 

In pratica si guarda davanti e si vede non solo la strada ma anche tutto ciò che accade alle proprie spalle e ai lati, senza perdere nemmeno un pezzetto di visuale né intralciare la vista.

La Skully però ha fatto un passo avanti ed a bordo troviamo anche un minicomputer mosso dallo Skully Operating System, un clone di Android che trasforma il casco in un oggettino multimediale di tutto rispetto.

Grazie al Bluetooth si connette allo smartphone mentre i comandi vocali permettono di ricevere ed effettuare chiamate, scegliere la musica, avere informazioni su meteo e traffico. 

Non manca ovviamente il GPS che proietta le informazioni direttamente sulla visiera.

Ad alimentare il tutto ci pensa una batteria agli ioni di litio che garantisce otto ore di autonomia e si ricarica tramite micro USB, così insomma si può alimentarla tramite il computer, una batteria portatile, oppure attaccarlo ad una presa in caso di sosta pranzo, ad esempio.

Al momento lo Skully P1 è un prototipo e non un concept il che significa che presto vedrà la luce. 

Sul sito dell'azienda si stanno già raccogliendo adesioni per i primi tester ed è facile prevedere che lo sbarco sul mercato avverrà verso la metà del 2014.

Nell'attesa di cadere tra le nostre mani, il P1 si gode l'approvazione globale, l'encomio di appassionati di hi-tech e di motociclismo e porta a casa un premio di tutto rispetto, il DEMO God Award del DEMO 2013, la sfida californiana per le startup più innovative. 

Se volete capire come funziona guardate questo video

Ma dove lo potremo acquistare una volta superata la fase di prototipo? Chiaramente online, sul sito del produttore Skully Helmets
Quanto costerà? Beh...intanto mettiamo i soldini nel salvadanaio.... 

Una domanda però ci sovviene: e se ho un passeggero sul sellino posteriore e guido una custom che notoriamente lo pone più in alto del pilota? Debbo cercarmi una partner non troppo pettoruta per non distrarmi?

Coordinamento Italiano Motociclisti
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