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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Non l’avevo visto, ovvero il “gorilla invisibile”….

Gorilla

Nella maggioranza di incidenti che vedono coinvolte motociclette ed i conduttori delle stesse vi è quasi sempre un automobilista che ne è la causa, il quale dichiarerà facilmente le classiche parole “….non l’avevo visto…”

Possibile che le motociclette sulla strada siano invisibili per gran parte degli utenti delle quattro ruote?

Un libro che tratta questo argomento è “Il gorilla invisibile. E altri modi in cui le nostre intenzioni ci ingannano” di Christopher Cabris e Daniel J.Simons.

Gli autori affrontano i meccanismi per cui la nostra percezione può essere alterata da fattori fisiologici che determinano la frase citata.

Vengono fatti molti esempi di quelle situazioni quasi fisiologiche per cui “ho guardato ma non ho visto..” situazioni che nel traffico si ripetono sovente anche come automobilisti ad esempio uscendo da un parcheggio: “stavo guardando proprio in quella direzione e l’auto si è materializzata dal nulla…un attimo prima non c’era nessuno….”

Tutti noi riteniamo che dovremmo vedere tutto ciò che ci compare davanti mentre di fatto ad ogni istante siamo consapevoli soltanto di una piccola parte del nostro campo visivo.

L’idea che si possa guardare senza vedere è totalmente incompatibile con la concezione che abbiamo della nostra mente, e questa erronea persuasione può indurre a prendere decisioni con scarsa cautela o eccessiva sicurezza.

L’esperimento del gorilla che citano i due autori è legato proprio all’avvertimento di notare lo stesso, situazione che dovrebbe aumentarne la percezione nel caso se ne incontrasse uno, ma così in effetti non è o perlomeno non fa la differenza prevista; nello specifico l'esperimento è questo

Qualora la presenza di motociclette sulla strada fosse una costanza con numeri elevati la probabilità che le stesse vengano notate aumenta, ma non solo, il fatto di averne guidata una ne aumenta la percezione sulla strada qualora si sia alla guida di una vettura.

Uno dei punti cruciali su cui gli autori si soffermano è l’abbigliamento del motociclista stesso: gli abiti sgargianti accrescono certamente la visibilità dei motociclisti ma non modificano sostanzialmente le nostre aspettative sulla percezione degli stessi.

La gente non riesce a vederli comunque non perché siano più piccoli o meno visibili sulla strada, ma per il semplice fatto che non è “sintonizzata” sulla loro presenza.

Indossare abiti ad alta visibilità è ovviamente meglio che nascondersi sotto il mantello invisibile ma non è detto che tale espediente renda il motociclista più evidente agli occhi degli automobilisti.

Ironicamente ciò che probabilmente potrebbe accrescere la visibilità delle motociclette sarebbe il costruirle più simili alle automobili, ad esempio dotarle di due fari il più distanziati possibile in modo da riprodurre il modello visuale di un’auto.

Sono molti gli studi che analizzano questi comportamenti e certamente la problematica degli incidenti stradali che coinvolgono i motociclisti sono oggetto di studi approfonditi: sia le case costruttrici sia chi si occupa di infrastrutture hanno a cuore la sicurezza dei motociclisti e le risposte che provengono dalle stesse partono da questo genere di studi.

Al di là dei sistemi di controllo della guida con automatismi di vario tipo (ABS e controllo di trazione) si punta decisamente su abbigliamento ad alta visibilità, ma fintanto non si avranno dati certi sulla validità degli stessi nel ridurre gli incidenti motociclistici si rischia di ripetere l’effetto “gorilla”.

La soluzione più efficace in realtà sarebbe quella di EDUCARE gli automobilisti alla PRESENZA sulla strada dei motoveicoli e degli scooter, oppure dotare gli autoveicoli di sistemi di allerta in caso di presenza dei motociclisti sulla strada, una sorta di “angelo custode” del motociclista che informi il conducente dell’autovettura ed eviti che lo stesso possa dire “NON L’AVEVO VISTO”!

Per stimolare la vostra curiosità sul gorilla invisibile, qualche notizia in più a questo link

Coordinamento Italiano Motociclisti
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