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Aggiornamento:Mar, 23 Nov 2021 4pm

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Dialogo tra una motina ed un non so (parafrasando Gaber) - terza parte

Motoraduno

Alla fine della seconda puntata avevamo lasciato il nostro conducente che dopo una dura giornata di lavoro ha lasciato la sua fedele due ruote ed un motore per un meritato riposo: la settimana è scorsa via così, con la monotonia della routine quotidiana, ma finalmente "thank's God it's friday!" e quindi ci attende un impegno VERAMENTE motociclistico. Evvai!, 

TERZA PUNTATA - "Il motoraduno"

Oggi ci penso io a fregarla, si lamenta sempre che non andiamo mai fuori, voglio proprio vedere come si comporta, adesso apro il box e accendo la luce ...

"Ma ... che succede ... dove sono …."

"Sveglia pigrona, oggi si parte per un giretto, dai sbrigati che facciamo tardi".

"Ma come ... oggi  è domenica … o che giorno è ?"

"Esatto, visto che non facevi altro che lamentarti che non uscivamo mai fuori città, oggi si parte!"

"Adesso capisco perché ti sei vestito così ... come sei strano senza la solita roba per andare in ufficio ... con tutta quella pelle addosso sembri quasi un motociclista …"

"Non sfottere, adesso ti scaldo per benino e si parte che ci aspettano….."

Certo che sono proprio fatto, di prima mattina parlo con la moto, e lei mi risponde pure, ma allora non è la stanchezza - ieri non ho lavorato e mi sono riposato - forse è il caso che mi ci abitui e magari che ne tragga anche qualche vantaggio: parlare con la propria moto può venire utile, magari risparmio di meccanico se so prima quello che ha.

Si parte, fermata per il giornale, tappa dal benzinaio - meglio essere prevenuti - e via verso l'appuntamento.

La strada scorre tranquilla, l'aria fresca pizzica un po', ho un feeling diverso con la moto, quasi avesse subito una trasformazione ...

"Allora hai capito che sono diversa dal solito, dai ... apri di più quel gas che ci divertiamo …"

Apro ... una strana sensazione di brivido mi pervade, non esagero ma la strada diventa diversa, quasi si stringesse, affronto le curve senza esagerare …

"Dai continua così, ci penso io ad andare, tu concentrati e apri …"

Ed io continuo, una curva dopo l'altra, quasi un rasoio per la precisione, ancora non sono al limite ma neanche voglio arrivarci, mi accontento dell'attimo ...

"Ecco, così sono io, veloce, precisa, senza sbavature, lasciati condurre …"

La lascio fare, lei vola sull'asfalto ed io controllo, manca poco e raggiungo gli altri all'appuntamento.

Ecco, siamo arrivati, il piazzale è già popolato di altre moto ...

"Ehi, mica me lo avevi detto che eravamo così tante ... guarda quella come mi saluta, e l'altra ... mi sembra di averla già conosciuta ... che strana sensazione essere salutata così calorosamente …"

"E questo è solo l'inizio, vedrai strada facendo …!"

"Certo però che c'è anche qualche sbruffona ... guarda quella tutta acchittata come fa vedere le gomme consumate e come sculetta con quelle marmitte aperte …"

"Dai dai, non la conosci nemmeno, magari è una tipa tranquilla che ama solo farsi vedere…."

Bene, è ora di ripartire, tutti insieme verso la meta del giorno, qualche chilometro ... una pausa ogni tanto ... poi si arriva a destinazione e la festa comincia.

"Allora è per questo che sento tutta questa frenesia nelle altre, loro sanno cosa ci aspetta …"

"Sì, loro sanno…."

Si parte, quasi alla rinfusa, ognuno trova pian piano il suo posto nella colonna, ognuno con il suo stile di guida, e nonostante le diversità insieme si percorre la strada verso la meta. Ogni tanto ci si ferma, ogni tanto ci si aspetta, qualcuno morde il freno e qualcuno esagera, io cerco di non trascendere e - se posso - di adattarmi.

"Mi piacerebbe sbizzarrirmi un po', ma credo che tu non sia ancora pronto del tutto …"

"Hai ragione, cerchiamo di andare un po' di più ma senza esagerare, magari tra qualche uscita migliorerò …"

"Allora vado, facciamo come prima ... concentrati e apri ... al resto penso io".

Mi faccio distanziare, così non impiccio chi vuole andare, e apro ... con moderazione, di nuovo la strada si restringe, il cervello reagisce, il cuore pulsa ed il polso gira, l'asfalto scorre veloce sotto le gomme e la strada obbedisce docile ai miei comandi ... curva dopo curva ... da soli ... senza timore di infastidire nessuno e con la tranquillità necessaria ad un neofita, tanto sono sicuro che mi aspetteranno.

"Lo sai che così e proprio bello ... io te e la strada ... e che strana sensazione quella di essere salutata da tutte le moto che incontriamo, sembra quasi di conoscersi tutte da sempre …"

"Hai ragione, ma adesso siamo arrivati, preparati…."

Siamo arrivati, mi hanno aspettato ma in fondo non molto, si parcheggia tutti insieme ed inizia il cazzeggio, si scherza, si ride, si mangia e ci si dimentica della vita di tutti i giorni, delle preoccupazioni e delle ansie quotidiane, si spegne per un attimo il cervello - anche se poi qualcuno fatica a riaccenderlo - fino a quando non giunge il momento di ripartire per tornare a casa.

E' un'atmosfera dove non conta chi sei o da dove vieni o che moto hai…siamo Motociclisti, amiamo dimenticare il fardello della settimana per godere della sella e della strada, siamo strana gente, forse un po' matti….gente che parla alla propria moto…

FINE TERZA PUNTATA

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Coordinamento Italiano Motociclisti
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